QUARTA SEZIONE

Seduta dell'11.11.99
Voto n.391

OGGETTO:
Traversa sul fiume Isonzo a Gorizia in concessione al Consorzio di Bonifica Pianura Isontina. D.L. 8.8.94 n. 507 convertito in legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1 legge 21.10.1994 n. 584 (misure urgenti in materia di dighe. Obblighi). Schema del foglio condizioni per l’esercizio e la manutenzione.
GORIZIA

LA SEZIONE

VISTA la nota n. 7.10.1999 n. TA/6244 con la quale la Direzione Generale della Difesa del Suolo, nel trasmettere l’affare in oggetto, ha chiesto il parere di questa Sezione;

ESAMINATI gli atti trasmessi;
 

UDITA la Commissione relatrice (Mazziotta, Mechelli, Da Deppo, Franceschini);

PREMESSO

Con DPR 4836 del 10.10.50 veniva concessa alla SELVEG (Società Elettrica della Venezia Giulia), l’autorizzazione a derivare dal fiume Isonzo, in comune di Gorizia, massimi mod. 500 e medi 443 d’acqua, di cui mod. 100 in via precaria, atti a produrre sul salto di metri 15,50 la potenza nominale di kW 6732. La concessione veniva subordinata alla osservanza del relativo disciplinare (rep. n. 1082 del 21.10.43). Per alimentare la derivazione era stata prevista la realizzazione di una traversa sul fiume Isonzo a Gorizia.
In data 18.7.52 venne stipulato l’apposito foglio condizioni esecutive, repertoriato agli atti del Genio Civile di Gorizia al n. 2384 del 21.7.52.
L’opera però non venne realizzata dalla Selveg., ma dal Consorzio di Bonifica dell’Agro Cormonese Gradiscano (oggi Consorzio Bonifica Pianura Isontina), che con D.M. 28.2.57 n. 661 veniva riconosciuto titolare della concessione suindicata.
Il nuovo foglio condizioni esecutive venne repertoriato agli atti del Genio Civile di Gorizia al n. 3078 del 23.1.62.
Con D.M. 24.1.59 n. 6267 la Società Idroelettrica Goriziana fu riconosciuta titolare della concessione oggetto del suddetto DPR n. 4836 del 10.10.50, limitatamente alla derivazione ad uso idroelettrico dal fiume Isonzo in comune di Gorizia, di moduli massimi 482 e medi 401,20 atti a produrre sul salto di metri 15,50 la potenza nominale media di kW 6.096,66; analogamente la concessione ad uso irriguo fu riconosciuta di pertinenza del Consorzio di Bonifica dell’Agro Cormonese Gradiscano per la derivazione di moduli massimi 52 e medi 41,80.
Con convenzione del 31.05.60 registrata a Gradisca D’Isonzo in data 8.6.60 al n. 1387, mod. II volume 19, la Società Idroelettrica Goriziana ha ceduto al Consorzio di Bonifica dell’Agro Cormonese Gradiscano l’utilizzazione idroelettrica oggetto del citato D.M. 24.1.59 n. 6267, subordinatamente all’ottenimento del benestare di cui all’art. 20 del T.U. 11.12.33 n. 1775.
Con D.M. 7.5.62 n. 1220 il Consorzio di Bonifica dell’Agro Cormonese Gradiscano (oggi Consorzio Bonifica Pianura Isontina) fu riconosciuto unico titolare della concessione di derivazione dall’Isonzo, in comune di Gorizia. In merito fu accolta una rinuncia parziale avanzata dal Consorzio per la parte idroelettrica, a seguito della quale le caratteristiche della derivazione, di moduli massimi 500 e medi 443, furono precisate in:
- moduli medi 143,20 per produrre sul salto di metri 13,70, la potenza nominale di kW 1925, per uso idroelettrico;
- moduli massimi 52 nei periodi dal 1° maggio al 15 giugno e dal 16 al 30 settembre, moduli massimi 90 nel periodo dal 16 giugno al 15 settembre e moduli massimi 18 nel periodo dal 1° ottobre al 30 aprile di ciascun anno, con una corrispondente media estiva di moduli 63,54 e di una media jemale di moduli 19,51 per uso irriguo.
I lavori di costruzione vennero iniziati il 12.4.62 e terminati il 18.1.68. Il collaudo dell’opera venne eseguito in data 30.9.73.
L’opera di che trattasi è costituita da uno sbarramento sul fiume Isonzo attuato con una traversa fissa in calcestruzzo della lunghezza di ml 66, di n. 5 luci di ml 25 ciascuna a paratoie metalliche mobili a settore. Dalle soglie, a quota sul l.m.m. di m 42, si innalzano n. 6 pile in calcestruzzo armato, portanti le paratoie per la regolazione del livello del fiume a monte dell’opera.
Le paratoie, a funzionamento elettrico automatico, si dispongono infatti alla quota necessaria per mantenere a monte un livello costante di m 44,50, aprendosi completamente in caso di piena, in modo da non alterare il deflusso delle acque del fiume.
A monte ed a valle dello sbarramento sono stati realizzati diaframmi impermeabili di diverse altezze in c.a., sui quali poggiano le fondazioni delle pile e della traversa. I diaframmi sono a muro continuo in c.a.
I dati salienti della traversa e del serbatoio sono:
 
- altezza della traversa  m 2,70
- altezza massima di ritenuta  m 2,50
- franco traversa  m 0,20
- sviluppo del coronamento 
- volume della traversa  mc 180.000,00
- quota di massimo invaso  m.s.m. 44,70
- quota massima di regolazione 
(regolazione automatica)  m.s.m. 44,50
- superficie dello specchio liquido
alla quota di massimo invaso  kmq 0,220
alla quota massima di regolazione  kmq 0,200
- volume totale di invaso  mc 180.000
- volume di laminazione  mc 180.000
- superficie del bacino imbrifero 
direttamente sotteso  kmq 3.430
- bacino imbrifero Isonzo  kmq 3.430
- in Italia  kmq 1.112

L’invaso è compreso tra lo sbarramento situato poco a valle del Ponte stradale VIII Agosto di Gorizia e la diga di Salcano, costruita in territorio sloveno.
Tra le due opere vi è una distanza di circa 10 km. In questo tratto non vi sono importanti affluenti e gli apporti sono di scarsa rilevanza.
Le sponde dell’invaso sono in terreno consolidato naturale misto argilla e roccia.
L’alveo a valle è in terreno ghiaioso con trasporto solido di modesta entità.
L’interrimento è limitato dalla presenza a monte, in territorio sloveno, di sbarramenti per produzione di energia elettrica. Il diagramma teorico dei volumi e delle superfici in funzione della quota d’invaso è lineare in quanto la regolazione automatica delle paratoie fa si che il volume d’invaso si mantiene costante.
Non esistono scarichi di fondo.
L’accesso alla traversa avviene tramite un piazzale di proprietà del Demanio dello Stato, entro la cui area è ubicata la casa del guardiano. All’area si accede da strada comunale.
L’accesso alle varie parti della traversa (paratoie mobili, cabine di comando) avviene tramite passerella protetta in c.a. costruita sopra le pile dello sbarramento e per tutta la larghezza dello stesso.
Con la nota 7.10.1999, n. TA/6244, la Direzione Generale della Difesa del Suolo trasmette, per esame e parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, lo schema di foglio condizioni per l’esercizio e la manutenzione della traversa fluviale sul fiume Isonzo a Gorizia, predisposto ai sensi della circolare del Ministero dei LL.PP. 4.12.1987 n. 352, accompagnando la pratica con propria relazione di istruttoria.

CONSIDERATO

La traversa fluviale, posta sul fiume Isonzo a valle del ponte VIII agosto in Gorizia, presenta una altezza inferiore ai 10 metri ed un volume di invaso di circa 180.000 mc ed è posta al servizio di una grande derivazione di acqua, oggi in concessione al Consorzio Bonifica Pianura Isontina.
Ai sensi della circolare LL.PP. n. US/482 del 19.4.95 ed in attesa della emanazione del regolamento previsto dall’art. 2 del D.L. 8.8.1994 n. 507 convertito in legge con modificazioni dall’art. 1, comma 1 legge 21.10.1994 n. 584, per quanto attiene la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle dighe di altezza superiore a 10 metri o che determinino un invaso superiore a 100.000 metri cubi, continua ad operare il regolamento approvato con D.P.R. n. 1363/1959 e successive modifiche ed integrazioni.
Pertanto, in conformità alla circolare LL.PP. n. 352 del 4.12.87, l’ufficio del Genio Civile di Gorizia ha dato corso agli adempimenti imposti dalla normativa vigente espletando la fase istruttoria e redigendo lo "schema del foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione" dello sbarramento.
La sezione ha proceduto all’esame dello schema e sullo stesso ritiene di formulare le seguenti osservazioni:
1) non è stato trasmesso, oppure non è stato ancora predisposto, il "documento di protezione civile" da redigere sulla base delle indicazioni della Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Servizi tecnici Nazionali - 19 marzo 1996, n. DSTN/2/7019, e che secondo la circolare LL.PP. n. 352 deve far parte integrante del foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione;
2) non sono fornite informazioni sugli studi fatti sugli effetti delle piene artificiali connesse alle manovre volontarie eccezionali delle paratoie o per ipotetico collasso della traversa. Gli studi sono da eseguirsi se non sono stati ancora fatti ovvero l’ente gestore dovrà richiederne la deroga con adeguate motivazioni;
3) con riferimento all’art. 6.1, punto 9, dello schema, è necessario sottoporre ad approvazione del competente ufficio idrografico il sistema di strumentazione idrometrica per le misura delle portate in sostituzione di quello previsto nella circolare LL.PP. 28 agosto 1986, n. 1125;
4) all’art. 6.2, paragrafo 6.2.1 dello schema, occorre meglio precisare le modalità di misura degli spostamenti, il tipo di apparecchiature impiegate, i punti da assoggettare ad osservazione ed i punti fissi di riferimento;
5) all’art. 6.2, paragrafo 6.2.3 dello schema, con riferimento alle osservazioni dirette, è opportuno integrare il paragrafo con la puntualizzazione della periodicità delle stesse, ed estendere la portata delle ispezioni di modo che siano accertate le condizioni generali e particolari anche delle opere e delle loro pertinenze.

Tutto quanto sopra premesso e considerato, la Sezione, all’unanimità

E’ DEL PARERE

espresso nei precedenti "considerato".