QUARTA SEZIONE


Seduta dell’8.10. 98
Voto n. 456

OGGETTO:
Fiume Sinni, Agri, Sauro e Sarmento - Istanza 23.12.1961 di variante e sostitutiva delle precedenti in data 10.8.1966 e 10.5.1983 dell’Ente per lo Sviluppo e l’Irrigazione in Puglia e Lucania, a mezzo del serbatoio artificiale di Monte Cotugno per usi potabile, irriguo e industriale - Istanza 26.2.1997 - incompatibile e concorrente - dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese dall’invaso di Monte Cotugno per uso potabile.
POTENZA

LA SEZIONE

VISTA la nota 5.10.1998 n. TE/1941/CS della Direzione Generale della Difesa del Suolo con la quale è stato richiesto il parere sull’affare indicato in oggetto;

ESAMINATI gli atti trasmessi;

UDITA la Commissione relatrice: (Guglielmi, Mechelli, Da Deppo).

PREMESSO

Con istanza 23.12.1991 - di variante e sostitutiva delle precedenti in data 10.8.1966 e 10.5.1983 - corredata dal progetto redatto dal Servizio Tecnico Ingegneria dell’EIPLI la Cassa per il Mezzogiorno - ora Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia in virtù del D.M. 14.6.1994 n. TE/40/CS - ha chiesto la concessione delle seguenti utilizzazioni:

  1. derivazione dei deflussi del fiume Sinni, mediante il serbatoio artificiale di regolazione di Monte Cotugno, in agro di Senise (prov. di Potenza);
  2. derivazione dal Torrente Sarmento, mediante una traversa in località ponte strada provinciale Neopoli - Valsinni (Comune di Neopoli e S. Giorgio Lucano), per una portata media annua di moduli 16,20 e massima di 250; le acque derivate verranno addotte a mezzo di galleria al suddetto serbatoio artificiale di Monte Cotugno, per un volume annuo di m3 51 milioni;
  3. derivazione del medio Agri e Sauro mediante:
  • una traversa sul fiume Agri in territorio dei Comuni di Missanello e S. Arcangelo (prov. di Potenza) per una portata media continua di moduli 23 (Massima moduli 180) per un complessivo di 73 milioni di mc;
  • una traversa sul torrente Sauro in territorio dei Comuni di Aliano e Gorgoglione (prov. di Matera) per una portata media comtinua di moduli 19 (massima moduli 120) per un volume complessivo di m3 60 milioni.
Le acque derivate verranno addotte a mezzo di due gallerie in serie (Sauro - Agri e Agri-Sinni) al suddetto serbatoio di Monte Cotugno sul fiume Sinni, per un volume annuo complessivo di m3 120 milioni.

I restanti m3 12,43 milioni verranno utilizzati come segue:

  • m3 9,13 milioni, pari ad una portata media continua di moduli 2,5 per l’irrigazione di ettari 696 di terreno nella Media Valle Agri;
  • m3 3,3 milioni, pari ad una portata media continua di moduli per l’irrigazione di ettari 742 di terreno nel fondovalle del Sauro.
Il complessivo volume idrico annuo di circa m3 482 milioni, regolato nel serbatoio di Monte Cotungo avrà le seguenti destinazioni d’uso:
  1. - uso irriguo: m3 278 milioni, pari a moduli medi 88,20 per irrigare annualmente ettari 94.000;
  2. - uso potabile: m3 94 milioni pari a moduli medi 30,00;
  3. - uso industriale: m3 88 milioni pari a moduli 28,00 di cui 40 milioni con integrale restituzione (moduli medi 12,70);
  4. - volume di riserva: m3 22 milioni, per varie destinazioni (comprende m3 4 milioni per uso potabile della Calabria).
L’istruttoria della suddetta istanza da parte dell’Ufficio periferico non ha potuto essere svolta in precedenza a causa della carenza di documentazione tecnico-amministrativa, carenza che è stata risolta soltanto in data 7.3.1997.
Con istanza 26.2.1997 n. 2844/4, l’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese ha chiesto di derivare dall’invaso di Monte Cotugno sul fiume Sinni, in Agro di Senise (provincia di Potenza) un volume annuo complessivo di m3 116 milioni di cui 79 milioni di m3 per la Regione Puglia e 37 milioni di m3 per la Regione Basilicata, pari ad una portata continua media di mc/sec 3,700, utilizzando le opere già costruite ed in esercizio.
Tale ultima istanza è da considerare incompatibile rispetto alla precedente dell’EIPLI, non dal punto di vista tecnico né idrologico, ma soltanto perché l’EAAP ha chiesto la titolarità a suo nome della concessione delle portate ad uso potabile già richieste, tra gli altri usi, dall’Ente Irrigazione.
Gli avvisi relativi alla presentazione delle suddette istanze sono stati ambedue pubblicati sulla G.U. 2.9.1998 n. 204 e pertanto le due istanze sono da ritenere concorrenti di diritto.
Con la succitata istanza 23.12.1991 l’EIPLI ha anche chiesto, per i motivi di urgenza ivi specificati, l’autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori ai sensi dell’art. 13 del T.U. 11.12,.1933 n. 1775, in pendenza dello svolgimento delle procedure istruttorie.
Con istanza 1.9.1998 l’EIPLI ha rinnovato la richiesta di autorizzazione provvisoria per la realizzazione delle opere, limitatamente alle traverse di derivazione dai torrenti Sarmento e Sauro, facendo presente che tali opere sono previste nel progetti BAS.01 e BAS.02 che sono stati ammessi a finanziamento nell’ambito del P.O.R.I. (QCS 1994-1999) ed evidenziando l’esigenza di rispettare le clausole dettate dalla Comunità Europea, pena la perdita della "disponibilità dei fondi" e quindi l’"occasione unica di portare a compimento opere essenziali per l’approvvigionamento idrico di Puglia e Basilicata".
L’Ufficio Idrografico e Mareografico di Catanzaro con nota 18.2.19998 n. 47 ha in sostanza rilasciato il parere di competenza facendo presente che i dati idrologici posti a base delle elaborazioni effettuate ed il metodo di calcolo della portata media disponibile alle sezioni di interesse risultano corretti.
La Regione Basilicata, sentita ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 15.1.1972 n. 8 e dell’art. 91 del D.P.R. 24.7.1977 n. 616, con nota 29 settembre 1998 n. 4504c U.O./3, ha espresso parere favorevole all’accoglimento dell’istanza di concessione ed al rilascio dell’autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori ex art. 13. T.U. 11.12.1933 n. 1775.
L’Ufficio istruttore, con relazione 5.10.1998 n. 8152 ha comunicato tra l’altro:
  • che entro i 30 giorni dalla pubblicazione sulla G.U. della Repubblica, non sono state presentate domande concorrenti;
  • che l’Autorità di Bacino sentita ai sensi dell’art. 3 del D. Leg.vo 12.7.1993 N. 275 non ha ancora fatto pervenire il parere di competenza; ed ha espresso il suo parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori in pendenza del procedimento istruttorio, ritenendo validi i motivi di urgenza previsti dall’art. 13 del T.U. 11.12.1933 n. 1775.
La Direzione Generale della Difesa del Suolo informa che dopo che siano stati completati gli adempimenti preliminari (art. 3 D. Leg.vo n. 275/93) provvederà all’emissione dell’ordinanza di istruttoria in quanto le grandi derivazioni di che trattasi interessano il territorio di più province, giusta l’art. 7 comma 11 del T.U. 11.12.1933 n. 1775 come integrato e modificato dalle successive disposizioni.
La stessa Direzione Generale, nel considerare che le traverse di derivazione di che trattasi fanno parte di un articolato complesso di opere in parte di fatto realizzate (serbatoio di Monte Cotugno e rete primaria di adduzione etc.), e che le utilizzazioni potabili sono previste dal PRGA approvato con D.P.R. 3.8.1968 e dal nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti di Basilicata approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 1281 dell’8.2.1994, ha rassegnato a questo Consesso gli atti della pratica per il prescritto esame e parere ai fini delle determinazioni in ordine alla richiesta di autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori avanzata dall’EIPLI, ritenendo ammissibili i motivi di urgenza rappresentati.

CONSIDERATO

L’istanza 1.9.1998 dell’Ente Irrigazione è intesa ad ottenere, nelle more di svolgimento dell’iter istruttorio sulla istanza di concessione, l’autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori, ex art. 13 del T.U. 1775/1933, relativi alle traverse di derivazione dai torrenti Sauro e Sarmento, facenti parte del sistema di opere di utilizzazione idrica, imperniato sul Serbatoio di Monte Cotugno sul fiume Sinni, di fatto già realizzato.
Le acque derivate dai due torrenti confluiranno, infatti, in detto serbatoio artificiale; il complessivo volume idrico invasato verrà quindi addotto alle varie destinazioni di utilizzo, potabile - irriguo - industriale e civile in genere, per la copertura dei relativi fabbisogni nelle regioni Basilicata e Puglia.
In ordine alle motivazioni poste a base della richiesta di autorizzazione provvisoria, riferite soprattutto alla indiscutibile urgenza di completare le "opere essenziali per l’approvvigionamento idrico" delle due regioni, sono da condividere i pareri di ammissibilità espressi dall’Ufficio istruttore e dalla stessa Direzione Generale della Difesa del Suolo.
Si prende atto della pronunzia favorevole della Regione Basilicata nel cui territorio ricadono le risorse idriche e le opere di derivazione e di accumulo.
In relazione a quanto sopra, ed avuto riguardo alla situazione di fatto inerente la grande derivazione ad uso plurimo in esame - con riferimento alle relative opere fondamentali (serbatoio di Monte Cotugno, reti primarie di adduzione, ecc.) - ed allo stato dell’iter istruttorio, nulla osta al rilascio dell’autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori delle opere di che trattasi, ai sensi dell’art. 13 del T.U. n. 1775/1933.

Tutto quanto sopra premesso e considerato, la Sezione, all’unanimità

E’ DEL PARERE

CHE possa essere accordata all’E.I.P.L.I. l’autorizzazione provvisoria all’inizio dei lavori di costruzione delle traverse sui torrenti Sauro e Sarmento, in pendenza dell’iter istruttorio sulla relativa istanza di concessione, ai sensi dell’art. 13 del T.U. 11.12.1933 n. 1775.