TERZA SEZIONE

Seduta del 29.09. 99
Voto n. 365

OGGETTO:
Porto di Civitavecchia. Lavori di costruzione dell’antemurale C. Colombo – 1° lotto –dalla progressiva 865,50 m alla progressiva 1041.00 m.
Adeguamento funzionale al vigente P.R.P.
ROMA

LA SEZIONE

VISTA la nota del 13.09.1999 n. 5442-5483 – Div. 1°, con la quale la Direzione Generale delle Opere Marittime ha trasmesso, per esame e parere, gli elaborati relativi all’oggetto;

ESAMINATI gli atti pervenuti;

UDITA la Commissione Relatrice (Ferrante, Matteotti, Tatò, Colombo)

PREMESSO

Si riporta integralmente, di seguito, il contenuto della relazione di accompagno alla proposta di che trattasi, promossa dall’Ufficio del Genio Civile per le Opere Marittime di Roma.
In essa possono rinvenirsi le motivazioni poste a base dell’adeguamento del vigente strumento urbanistico portuale.
"La variante al Piano Regolatore Portuale del Porto di Civitavecchia venne approvata con Decreto Ministeriale in data 27 dicembre 1990, n. 3252, a seguito dell’elaborato predisposto in data 27.11.1989 dall’Ufficio del Genio Civile per le OO.MM. di Roma, in conformità al voto 28 marzo 1990 n. 669 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Detta variante era stata predisposta allo scopo di rendere il porto di Civitavecchia funzionale e pienamente soddisfacente alle aumentate esigenze dei traffici marittimi.
Nella stesura del piano fu studiata la realizzazione per fasi successive degli interventi proposti seguendo il criterio generale di salvaguardare, durante l’esecuzione dei diversi lavori previsti, l’operatività delle zone funzionali esistenti, garantendo così il regolare svolgimento dei traffici, senza interruzione di alcun servizio.
Per la completa realizzazione del piano furono previste più fasi di sviluppo, che prevedevano il prolungamento dell’Antemurale Colombo al fine di realizzare una protezione alle nuove banchine commerciali previste dallo stesso piano.
A seguito della richiesta dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, formulata con nota n. 693 del 01.02.1996, l’Ufficio del Genio Civile OO.MM. di Roma, nel dare attuazione alla variante, elaborò il progetto generale ed il I° lotto esecutivo (perizia n. 5498 del 15.01.1997), che prevedeva il prolungamento dell’Antemurale fino alla progressiva 1895,00 (ml. 1.032,00).
Il progetto n. 5498 del 15.01.97 relativo ai lavori di costruzione dell’Antemurale Cristoforo Colombo del Porto di Civitavecchia dalla progr. 863,50 alla progr. 1401,00 dell’importo di lire 75.200.000.000, di cui lire 60.904.000.000 per lavori a base d’appalto e lire 14.296.860.000 per somme a disposizione dell’Amministrazione, fu ritenuto meritevole di approvazione dalla III^ Sezione del Consiglio Superiore dei LL.PP. con i voti n. 29 del 21.01.1997 e n. 308 del 03.07.1997.
Il progetto prevedeva, nel rispetto delle previsioni del Vigente Piano Regolatore Portuale, il prolungamento dell’esistente tratto di Antemurale Colombo con la posa ed affondamento dei cassoni cellulari con una inclinazione di 2 gradi rispetto all’asse del tratto in precedenza costruito, onde creare una protezione alle nuove banchine commerciali previste dal predetto Piano Regolatore ed in corso di realizzazione da parte dell’Autorità Portuale di Civitavecchia.
L’incremento dei traffici passeggeri e l’entrata in esercizio di più grandi e moderne navi da crociera hanno attribuito al Porto di Civitavecchia nell’anno1998 il primato nazionale per il numero di accosti ed il 4° posto per numero di croceristi.
In virtù di questo sviluppo, non prevedibile all’atto della stesura del Vigente Piano Regolatore, l’Autorità Portuale di Civitavecchia, al fine di poter soddisfare le crescenti richieste di accosti di navi da crociera, ha di fatto modificato la destinazione d’uso del tratto più esterno dell’Antemurale Colombo che, da opera portuale destinata alla protezione del moto ondoso, è andata via via a trasformarsi in una banchina operativa per l’accoglimento delle più moderne navi da crociera.
Al fine di evitare un restringimento del canale di accesso al porto determinato dall’accosto delle navi sull’Antemurale, l’Autorità Portuale di Civitavecchia, con nota n. 5329 del 24.06.1999, chiedeva che l’Antemurale in corso di esecuzione venisse riallineato con il precedente tratto esistente, eliminando l’inclinazione di 2 gradi verso la costa prevista dal progetto in corso di esecuzione.
Con delibera n. 61 del 09.07.1999 il Comitato Portuale dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, esaminate le problematiche sopra indicate, deliberava all’unanimità "di approvare la richiesta di perfetto allineamento del tratto in costruzione dell’Antemurale Colombo con il precedente tratto, eliminando l’inclinazione di 2 gradi prevista dal progetto appaltato, al fine di evitare un restringimento del canale di accesso al porto".
Tutto ciò premesso e considerato è stato elaborato il presente adeguamento funzionale al vigente piano regolatore per tener conto della richiesta formulata dall’Ente Appaltante.
Le modifiche apportate alle previsioni del Vigente Piano Regolatore consistono nell’eliminazione dell’angolo di 2 gradi dell’asse dell’Antemurale in corrispondenza della progressiva 1186,70 e nell’eliminazione dell’angolo di 2 gradi in corrispondenza della progressiva 1508,50, il tutto come meglio indicato graficamente nella tav. 28 a.
Si allegano in copia la nota n. 5329 del 24.06.1999 con la quale l’Autorità Portuale ha richiesto il riallineamento di 2° gradi dell’Antemurale e la delibera n. 61 del 9.07.1999 con la quale il Comitato Portuale dell’Autorità Portuale ha deliberato all’unanimità "di approvare la richiesta di perfetto riallineamento del tratto in costruzione dell’Antemurale…"
Alla luce di quanto sopra si chiede pertanto l’approvazione della anzidetta modifica non sostanziale al piano regolatore, che costituisce semplice adeguamento tecnico-funzionale delle opere e quindi non assoggettabile alle disposizioni contenute nell’art. 5 della L. 84/94, così come ribadito dalla Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel voto n. 44 adottato nella Adunanza del 19 marzo 1999."
Con nota del 21.09.1999 n. 324 il competente Dirigente Tecnico di Zona ha ritenuto che la proposta di adeguamento di che trattasi potesse essere trasmessa a questo Consesso per esame e parere.

CONSIDERATO

La Sezione, esaminati gli atti pervenuti, solleva preliminarmente una serie di osservazioni che riguardano la forma amministrativa e la sostanza della proposta.
Sotto il profilo formale:

  • l’iniziativa amministrativa in materia di variazioni o adeguamenti del Piano Regolatore Portuale è di esclusiva competenza della Autorità Portuale (o della Autorità Marittima, in sua mancanza). Pertanto, è necessaria la riformulazione della proposta, e della relativa richiesta di parere, su iniziativa della competente Autorità, previa formale delibera di adozione di detto adeguamento da parte del Comitato Portuale;
  • in detta delibera di adozione occorre esplicitare il raggiungimento della intesa con il Comune. Più in generale, la proposta variazione al PRP non deve contrastare con gli strumenti urbanistici vigenti.
Sotto il profilo sostanziale: - il contenuto tecnico della proposta è, in linea di principio, ammissibile e, quindi, suscettibile di opportuno esame e parere;
  • la relazione generale di accompagno deve contenere esaurienti considerazioni in merito alla attribuita natura di "non sostanzialità" delle modifiche che si intendono introdurre al Piano Regolatore Portuale;
  • sono necessarie planimetrie in adeguata scala grafica che riproducano la attuale situazione di piano e quella modificata;
  • è necessario lo sviluppo di una relazione tecnica che affronti i seguenti aspetti:
  • validità della già nota informazione geognostica sul nuovo sito di impianto dell’opera foranea;
  • modificata manovra di entrata delle imbarcazioni nel bacino avamportuale;
  • modificata agitazione interna nella porzione più settentrionale del porto in relazione alla nuova configurazione planimetrica dell’imboccatura portuale.
La Sezione, pertanto, è dell’avviso che l’utile prosieguo dell’iter istruttorio sull’affare in parola passa necessariamente attraverso la redazione di elaborati tecnico-amministrativi formalmente e sostanzialmente compiuti, a cura della competente Autorità Portuale.

Tutto ciò premesso e considerato la Sezione, all’unanimità, è del

PARERE

che la proposta di adeguamento tecnico funzionale al vigente Piano Regolatore Portuale di Civitavecchia debba essere restituita affinchè sia rielaborata dalla competente Autorità Portuale, tenuto conto delle osservazioni contenute nelle considerazioni che precedono.