TERZA SEZIONE
Seduta del 29.09.98
Voto n.351
OGGETTO:
Comune di Ortona. Progetto esecutivo dei lavori di riparazione ed opere
integrative delle scogliere frangiflutti poste a difesa dell’abitato in
località "Foro" e "Riccio" danneggiate dalle mareggiate, e modalità
d’appalto. Importo £. 3.560.000.000.
C H I E T I
LA SEZIONE
VISTA la nota n. 4711 del 23.07.1998 – DIV 3^, con la quale la
Direzione Generale delle OO.MM. ha trasmesso, per esame e parere, gli elaborati
tecnici relativi all’oggetto, richiedendo altresì l’espressione
del parere sulle modalità dell’appalto ai sensi dell’art. 11 della
legge n. 127/1997;
VISTO il voto del 25.02.1998 n. 98 di questa Sezione relativo
all’oggetto;
ESAMINATI gli atti pervenuti;
UDITA la Commissione Relatrice (Ferrante, Da Deppo, Dal Cin,
Viale).
PREMESSO
Si riproducono, nel presente parere, le considerazioni sviluppate dall’Ufficio
progettista relativamente alle finalità dell’intervento proposto
e alla sua descrizione.
"Il litorale del Comune di Ortona, in provincia di Chieti, comprende
i tratti di costa in corrispondenza degli abitati nelle località
"Foro" e "Riccio", che attualmente sono difesi da un sistema di scogliere
frangiflutti emerse, realizzate in tempi differenti.
Negli anni il sistema difensivo ha garantito una valida difesa del
tratto di costa, anche se nel lungo periodo intercorso dalla loro costruzione
le scogliere hanno subito un lento e progressivo degrado per effetto dell’azione
delle frequenti violente mareggiate.
Negli ultimi anni il degrado delle opere si è notevolmente
accentuato e di conseguenza le scogliere non riescono più ad assicurare
una valida difesa della zona.
In particolare le mareggiate più recenti hanno provocato
in alcuni tratti la quasi totale scomparsa dell’arenile ed in occasione
delle ondazioni più violente vengono direttamente investite le infrastrutture
poste lungo il litorale.
A seguito di specifiche segnalazioni pervenute dal Comune di Ortona
e dalla locale Autorità Marittima, che hanno rappresentato puntualmente
una situazione di pericolo incombente, sono stati disposti in diverse fasi
opportuni sopralluoghi, dai quali è emersa la necessità urgente
ed improcrastinabile di predisporre un intervento finalizzato prioritariamente
al ripristino della funzionalità delle scogliere frangiflutto ed
al rafforzamento del sistema difensivo, al fine di garantire una adeguata
difesa dell’abitato e del tratto di costa".
"A seguito dei rilievi è stato redatto il presente progetto
consistente nel:
-
Rifiorimento e rafforzamento di n. 21 tratti di scogliera danneggiati,
evidenziati nell’elaborato planimetrico 1:2000. In particolare detti lavori
si articolano nella ricostruzione della sezione tipo originaria avente
berma di larghezza 3.00 m, posta a quota di +1.00 sul l.m.m., scarpata
interna di 1/1 ed esterna 2/1. Nella esecuzione delle riparazioni verranno
impiegati scogli naturali di 2^ e 3^ categoria nel rapporto 50% e 50%.
-
Esecuzione di opere integrative, consistenti nel breve prolungamento
di alcune scogliere in corrispondenza delle testate, con le stesse sezioni
tipo sopradescritte, imbasamento e nucleo interno in pietrame scapolo calcareo,
corpo centrale e mantellate in scogli naturali di 2^ e 3^ categoria nel
rapporto 50% e 50%.
-
Esecuzione di scogliere sommerse, colleganti le scogliere emerse esistenti,
costituite da un imbasamento in pietrame scapolo dello spessore di 50 cm,
alla profondità media di –4.00 m dal l.m.m. e corpo della scogliera
costituito da scogli naturali di 2^ categoria, con berma di 18 metri posta
a –2.00 m dal l.m.m."
"L’area interessata dall’intervento è caratterizzata da strati
di materiali di deposito trasportati dai bacini fluviali o depositati dall’azione
marina, tipico dei litorali con spiaggia sottile.
Il terreno di fondazione, sul quale saranno poggiate le opere, è
costituito da un consistente strato di sabbia con presenza di ghiaia, idoneo
ad assicurare la stabilità delle opere progettate.
La suddetta caratterizzazione del sottosuolo è stata determinata
dalla raccolta di notizie e dati disponibili per lavori similari eseguiti
nella zona.
In particolare si è tenuto conto della constatazione che
le scogliere esistenti hanno resistito per molti anni senza evidenziare
cedimenti apprezzabili."
"I calcoli di stabilità hanno evidenziato la rispondenza
delle sezioni adottate per opere ricadenti su fondale medio di –4.00 m
dal l.m.m., sollecitate dai fenomeni ondosi riscontrati nel paraggio.
Nelle mantellate esterne verranno impiegati massi naturali del peso
singolo non inferiore a 5.00 tonnellate, così come risulta dai calcoli
di stabilità allegati al presente progetto."
"I prezzi unitari, adottati nel computo metrico estimativo, sono
stati desunti da apposite analisi istituite secondo criteri e schemi di
base delle analisi tipo indicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,
con il voto n. 187, reso nell’adunanza del 20.04.1994.
Come risulta dal seguente quadro sinottico, il tempo utile per dare
ultimati i lavori è stato stabilito in 300 (trecento) giorni successivi
e continuativi, a partire dalla data di consegna degli stessi, tenuto conto
di giorni 60 (sessanta) quale incidenza di sfavorevoli condizioni meteomarine".
"L’importo complessivo del progetto ammonta a complessive £.
3.560.000.000, di cui £. 2.898.427.435 per lavori a misura a base
d’appalto.
Sono altresì previste £. 661.572.565 come somme a disposizione
dell’Amministrazione, suddivise in £. 38.500.000 per imprevisti,
£. 587.385.487 per rivalsa IVA, con aliquota 20%, sull’importo a
base d’appalto e degli imprevisti, e £. 35.243.129 per accantonamento
per incentivi di progettazione, pari all’1% dell’importo del progetto,
ai sensi del comma n. 1, art. 18, della legge n. 109 dell’11.02.1994 e
successive integrazioni e modifiche, di cui alla legge n. 216 del 02.06.1995,
di conversione del D.L. n. 101 del 03.04.1995."
Sul progetto in parola, la Sezione si è già espressa
con parere del 25.02.1998 n. 98, formulando le seguenti considerazioni,
finalizzate al perfezionamento della proposta tecnica sotto l’aspetto formale
e sostanziale:
-
formalizzare la richiesta della Regione in merito all’intervento dell’Ufficio
progettista sulle scogliere già realizzate dall’ente territoriale;
-
chiarire il meccanismo di danno delle scogliere (cedimenti d’insieme
e/o modellazione della sezione trasversale sotto l’azione del moto ondoso
incidente). Ciò anche attraverso un più chiaro corredo di
elaborati grafici ed una più esaustiva caratterizzazione geologica
e geotecnica d’insieme;
-
ottimizzazione della sezione tipo delle scogliere emerse da rifiorire:
la berma sommitale dovrà avere una lunghezza tale da ospitare perlomeno
3 massi; la mantellata da ricostruire dovrà essere almeno in doppio
strato;
-
eliminazione delle soglie sommerse, poste a saldatura delle scogliere
emerse. Ciò in quanto l’obiettivo precipuo della progettazione non
deve essere tanto posto sulla dissipazione del moto ondoso (già
significativa in presenza dell’attuale dispositivo difensivo, una volta
ristrutturato), quanto sulla adozione di misure tese all’allontanamento
della linea di battigia dalle retrostanti infrastrutture civili sotto condizioni
meteomarine avverse, che producono un innalzamento del livello del mare.
L’eventuale programmazione di un ripascimento con idoneo materiale granulare
(anche a cura dell’ente regionale) è un provvedimento complementare
all’intervento in parola (senza le soglie sommerse) che, nel complesso,
è affetto da un più favorevole rapporto tra i costi e i benefici
attesi;
-
in merito all’elenco dei prezzi unitari (che devono compensare la fornitura
e posa in opera del materiale lapideo sia nel caso di realizzazione via
terra che via mare) si rappresenta quanto segue:
-
le voci dovranno includere anche le eventualmente necessarie operazioni
di salpamento e locale risagomatura, nonché l’onere delle piste
di servizio, in caso di realizzazione via terra;
-
è necessario fissare il peso mediano (W50) all’interno
dei campi di pezzatura delle categorie di materiale lapideo;
-
occorre stralciare dalle previsioni di spesa il compenso dell’1% per
incentivo alla progettazione, afferente un distinto capitolo di spesa;
-
nell’ambito dell’attività di modifica e integrazione al Capitolato
Speciale d’Appalto, alla luce delle prescrizioni impartire, si suggerisce
una rivisitazione dello stesso allo scopo di renderlo congruo con le recenti
disposizioni di legge in materia di opere pubbliche;
-
l’Ufficio progettista dovrà fornire chiarimenti in merito alla
eventuale necessità di predisposizione del piano di sicurezza delle
opere, ex Decreto Legislativo n. 494/96.
A seguito di detto voto interlocutorio, l’Ufficio del Genio Civile per
le Opere Marittime di Ancona ha rielaborato il progetto e ha fornito i
seguenti chiarimenti:
-
"non appare possibile formalizzare la richiesta della Regione Abruzzo
in merito all’intervento dell’Ufficio progettista, in quanto le scogliere
di che trattasi (realizzate da molti anni) risultano acquisite fra le pertinenze
del demanio marittimo. L’intervento stesso è comunque stato richiesto
dal Comune di Ortona ai sensi della legge n. 542/1907 ed è compreso
nell’elenco delle opere concordate con la Regione Abruzzo;
-
il meccanismo di danno alle scogliere è costituito dalla modellazione
trasversale causata dal susseguirsi delle mareggiate negli anni, con il
posizionamento dei massi costituenti le mantellate lungo le scarpate ed
il piede. I massi dispostisi al piede delle scogliere costituiscono una
valida fondazione, sulla quale disporre il rifiorimento ed il rafforzamento
in progetto. Si fa presente che la disposizione di detti massi non è
stata riportata graficamente negli elaborati rappresentanti le sezioni,
in quanto tali grafici sono esclusivamente delle sezioni contabili. Si
evidenzia, inoltre che, il terreno di fondazione è costituito da
un consistente strato di sabbia con una certa quantità di ghiaia,
idoneo ad assicurare la stabilità delle scogliere in oggetto;
-
è stata riverificata la larghezza della berma, al fine di posizionare
sulla stessa almeno tre massi, aumentando la dimensione dai 3.00 m, previsti
originariamente, a 4.00 m. La mantellata è stata prevista in doppio
strato, realizzata con massi naturali di 3^ categoria, del peso singolo
maggiore di 5 tonnellate;
-
sono state eliminate tutte le soglie sommerse, tranne la prima posta
a chiusura tra le scogliere allineate della località "Foro", e le
scogliere del presente intervento, al fine di bloccare l’innesco di una
corrente longitudinale, alle spalle delle opere di difesa, che approfondirebbe
notevolmente i fondali;
-
l’intervento in oggetto, data la distanza da terra e le batimetrie riscontrate,
sarà realizzato esclusivamente via mare. Infatti per lavorare via
terra sarebbe necessario realizzare e poi smantellare delle piste di servizio,
con un costo nettamente superiore;
-
l’analisi dei prezzi già comprende la regolarizzazione delle
scarpate e l’eventuale salpamento e risistemazione di massi naturali;
-
le mantellate delle scogliere, previste in doppio strato, saranno realizzate
con massi naturali di 3^ categoria con peso singolo maggiore di 5 t. E’
stato prescritto nel Capitolato Speciale d’Appalto che detti massi dovranno
essere calibrati al fine di ottenere un peso medio pari a 5,5 t;
-
è stato stralciato dalla previsione di spesa il compenso dell’1%
per l’incentivo per la progettazione, che dovrà essere previsto
in un distinto capitolo di spesa;
-
è stato rivisitato il Capitolato Speciale d’Appalto, adeguandolo
alle prescrizioni del voto n. 98 del 25.02.1998, in ottemperanza alle vigenti
disposizioni di legge in materia di opere pubbliche;
-
si fa presente, altresì, che la redazione del sopracitato progetto
è stata iniziata prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo
n. 494/1996; pertanto si dichiara che non occorre la presentazione del
piano di sicurezza, così come specificato anche dalla Circolare
del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 41/1997 del 18.03.1997."
Il progetto, così rielaborato, è costituito dai seguenti
allegati:
-
Relazione;
-
Corografia 1:10.000;
-
Planimetria 1:2.000;
-
Sezioni 1:100;
-
Relazione sulle caratteristiche geotecniche del sottosuolo;
-
Capitolato speciale d’appalto;
-
Computo metrico estimativo;
-
Analisi dei prezzi;
-
Relazione di calcolo;
-
Verbale d’urgenza;
-
Corrispondenza.
Il quadro economico di spesa risulta il seguente:
- Importo lavori a misura a base d’appalto £ 2.836.346.197
- Somme a disposizione:
-
Imprevisti
£ 130.320.470
-
IVA (20%)
£ 593.333.333
-
Totale somme a disposizione £ 723.653.803 £ 723.653.803
TOTALE PROGETTO
£ 3.560.000.000
Con nota del 10.07.1998 n° 161 il competente Dirigente Tecnico di
Zona ha espresso proprio parere favorevole alla trasmissione del progetto
al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Con successiva nota del 23.07.1998 n° 4711 la Direzione Generale
delle Opere Marittime ha richiesto l’esame e parere sul progetto in parola,
nonché il parere sulle modalità d’appalto.
CONSIDERATO
Dal riesame del progetto in parola, rielaborato a seguito del già
citato voto n. 98/1998 della Sezione, se ne trae la generale impressione
di un adeguamento dello stesso alle prescrizioni impartite.
Più in particolare:
-
si prende atto che il proposto intervento (che prevede anche il rifiorimento
di scogliere realizzate dalla competente Regione negli anni ’70) è
stato formalmente richiesto dal Comune di Ortona ai sensi della L. n. 542/1907
e fa parte di un elenco di opere concordate con la Regione stessa;
-
la sezione trasversale è stata opportunamente ottimizzata (berma
sommitale da 3.00 m a 4.00 m di larghezza; mantellata in doppio strato
con massi di 3^ categoria (>5 t), con peso mediano del singolo elemento
lapideo non inferiore a 5,5 t);
-
sono state opportunamente eliminate le soglie sommerse. Si riproducono
le considerazioni, già espresse dalla Sezione con il più
volte citato voto, in merito alla futura possibilità di integrare
funzionalmente il presente intervento con un ripascimento protetto, a cura
e onere dell’ente competente, finalizzato all’allontanamento della linea
di battigia dalle retrostanti infrastrutture civili. Si raccomanda, comunque,
di monitorare nel tempo l’evoluzione dinamica dei segmenti costieri sottesi;
-
l’Ufficio progettista ha proposto un potenziamento del dispositivo difensivo
mediante la realizzazione di nuove testate alla estremità delle
scogliere da rifiorire. Il provvedimento tecnico è ritenuto condivisibile
dalla Sezione;
-
è stato correttamente stralciato il compenso dell’1% quale incentivo
per la progettazione;
-
si prende atto della dichiarazione dell’Ufficio in merito agli adempimenti
di cui al D. L.vo n. 494/96 (redazione del progetto iniziata prima dell’entrata
in vigore del decreto legislativo in parola). Sono fatti salvi, ovviamente,
gli adempimenti di cui al D.P.C.M. n. 55/91 in materia di sicurezza.
Ciò preliminarmente considerato in linea generale, la Sezione ritiene
tuttavia di formulare ulteriori osservazioni, raccomandazioni, suggerimenti
e prescrizioni al fine di garantire piena esecutività al progetto
sotto il profilo tecnico-amministrativo:
-
si rammenta l’opportunità di eseguire, prima della gara, le verificazioni
previste dall’art. 5 del Regolamento n. 350/1895. Si suggerisce di ribattere
alcune sezioni di progetto, poste a base del computo dei volumi, al fine
di accertare l’idoneità delle scelte progettuali in termini di previsioni
economiche di spesa e di stabilità strutturale dell’opera (si rammenta
che sensibili sopravvenuti approfondimenti al piede dell’opera alterano
il principale parametro fisico di dimensionamento della mantellata della
scogliera);
-
in corso d’opera, si suggerisce di verificare/confrontare la contabilizzazione
a misura delle previste categorie di lavoro con l’esecuzione di rilievi
di 1^ e 2^ pianta delle opere e con successivo calcolo dei volumi, tenuto
conto della porosità effettiva d’insieme e del peso specifico effettivo
del materiale lapideo;
-
occorre integrare il Capitolato Speciale d’Appalto in talune parti.
Si segnala:
-
la dichiarazione delle opere che si intendono eventualmente subappaltare
va fatta in fase di gara;
-
tener conto delle nuove categorie ANC;
-
norme sull’arbitrato e revisione prezzi;
-
peso specifico del materiale lapideo non inferiore a 2,5 t/m3;
-
esplicita inclusione dell’onere, a carico dell’Impresa, per la esecuzione
di piste di servizio in caso di realizzazione via terra (ancorché
poco probabile);
-
in merito alle modalità dell’appalto delle opere, la Sezione concorda
con l’avviso già formulato dalla Direzione Generale delle OO.MM.
(licitazione privata con il criterio del massimo ribasso). Nella prospettiva
di una simile gara concorrenziale, i prezzi unitari di progetto a base
d’appalto si ritengono mediamente congrui;
-
prima dell’appalto dei lavori, occorre acquisire ogni ulteriore eventuale
parere da parte degli enti competenti in materia, anche con riferimento
agli aspetti paesaggistici e ambientali.
Tutto ciò premesso e considerato, la Sezione, all’unanimità,
è del
P A R E R E
che sul progetto esecutivo dei lavori di riparazione e opere integrative
delle scogliere frangiflutti poste a difesa dell’abitato in località
"Foro" e "Riccio" nel Comune di Ortona (CH) si possa esprimere un favorevole
avviso con le osservazioni, raccomandazioni, suggerimenti e prescrizioni
di cui ai "considerato" che precedono;
che, per quanto riguarda le modalità d’appalto, è condivisibile
l’avviso già espresso in merito dalla Direzione Generale delle OO.MM.,
riportato tra i "considerato" che precedono.
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