In data 28 maggio 2024, presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, nella sede di Villa Doria D'Angri si è tenuto il Convegno dal titolo” Innovazione e made in Italy nei prodotti da costruzione - L’Organismo nazionale per la valutazione tecnica europea – ITAB”. L’Organismo nazionale per la valutazione tecnica europea denominato ITAB, è stato istituito con l’art. 7 del Dlgs. n. 106 del 2017. Per poter avviare l’attività di ITAB, nelle more della definitiva costituzione dell’Organismo, è stato stipulato un formale atto convenzionale tra le amministrazioni interessate (Consiglio superiore dei lavori pubblici, Ministero dell’Interno e Consiglio nazionale delle ricerche), sottoscritto in data 26 settembre 2022, che regola il funzionamento transitorio dell’Organismo, che oggi è pienamente operativo. A partire dal 14 aprile 2023, infatti, ITAB risulta designato, presso l’EOTA (European Organisation for Technical Assessment) e presso la Commissione Europea, ad operare nell’ambito della valutazione tecnica europea di tutti i prodotti da costruzione di cui al Regolamento (UE) 305/2011. L’ITAB, presieduto dall’ing. Massimo Sessa, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, e diretto dal prof. Antonio Occhiuzzi, ordinario di Tecnica delle Costruzioni all’Università Parthenope di Napoli e associato a ITC-CNR, mette a sistema le competenze del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici, della Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica del Ministero dell’interno e dell’Istituto per le tecnologie della Costruzione del Consiglio nazionale delle Ricerche nell’ambito della certificazione volontaria dei materiali, dei prodotti e dei sistemi da costruzione innovativi per il rilascio delle Valutazioni tecniche europee (ETA). ITAB nasce per dare una risposta di sistema alle esigenze dell’apparato produttivo nazionale e quindi alla domanda di certificazione dell’innovazione da parte dell’industria nazionale dei prodotti da costruzione, in modo da allineare il Paese con le migliori best practice europee e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le industrie italiane di prodotti da costruzione hanno storicamente investito importanti risorse nell’innovazione e nel percorso ETA - Valutazione Tecnica Europea, sia per il pieno riconoscimento di tale percorso da parte della regolamentazione nazionale, sia per i vantaggi commerciali offerti dalla marcatura CE. L’industria italiana, infatti, è seconda per investimenti nella marcatura CE con il percorso ETA in Europa. Il nuovo Regolamento Europeo sui prodotti da costruzione sostituirà entro fine anno l’attuale Reg. (EU) 305/2011 (CPR), ed aprirà nuovi scenari per il settore improntati alla sostenibilità ambientale ed alla necessità di certificare la prestazione dei prodotti da costruzione. I nutriti lavori del convegno hanno visto diversi contributi da parte dei rappresentanti dell’industria, delle associazioni del settore e delle Università, consentendo di costruire un comune terreno di dibattito e confronto, al fine di far emergere criticità e possibili soluzioni. Nei prossimi mesi seguiranno ulteriori iniziative e verranno affrontati i temi connessi con la prossima entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo sui prodotti da costruzione.

Si intende affidare un incarico di studio finalizzato ad approfondire le principali criticità relative a un sistema urbano che deve adeguarsi ai cambiamenti climatici, e al riscaldamento globale in corso, ma anche a quelli sociali, culturali, economici, strutturali. Il proprio curriculum vitae et studiorum, unitamente a una breve illustrazione del percorso di ricerca che si propone di realizzare, deve essere trasmesso all’indirizzo segr_particolare.csp@mit.gov.it entro e non oltre le ore 24:00 del 18  dicembre 2023 (inserendo il seguente oggetto: “Candidatura studio - ambito infrastrutture e autonomie territoriali”). Relativamente ai requisiti richiesti, per l’espletamento del suddetto incarico, si rimanda al documento allegato.

Si intende affidare un incarico di studio finalizzato ad approfondire le principali criticità relative a un sistema urbano che deve adeguarsi ai cambiamenti climatici, e al riscaldamento globale in corso, ma anche a quelli sociali, culturali, economici, strutturali. Il proprio curriculum vitae et studiorum, unitamente a una breve illustrazione del percorso di ricerca che si propone di realizzare, deve essere trasmesso all’indirizzo segr_particolare.csp@mit.gov.it entro e non oltre le ore 24:00 del 18  dicembre 2023 (inserendo il seguente oggetto: “Candidatura studio - ambito infrastrutture e autonomie territoriali”). Relativamente ai requisiti richiesti, per l’espletamento del suddetto incarico, si rimanda al documento allegato.